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Vino Bianco
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Asprinio d’Aversa Trentapioli
€35,00Cantine Salvatore Martusciello (Campania)
Diffuso specialmente in Campania, precisamente nel casertano e nel napoletano, l'Asprinio è legato profondamente al comune di Aversa. Vitigno derivato probabilmente dagli antichi vitigni selvatici addomesticati dagli Etruschi, da cui discende anche il suo tradizionale sistema di allevamento ad alberata aversana. La sua affinità ai terreni sabbiosi, lo ha protetto in parte dalla fillossera, pertanto è possibile trovare coltivazioni di questa varietà allevate a piede franco. Da esso si ottengono vini dal caratteristico colore verdolino, caratterizzati da un evidente sentore di limone e una acidità dirompente, quasi aspra, per questo "asprinio", che lo rende un vitigno estremamente adatto alla spumantizzazione nell'Aversa Asprinio DOC.
Gradazione Alcolica: 11,5% vol.
Varietà delle uve: Asprinio d’Aversa
Zona di produzione: Comprensorio Penisola Sorrentina (NA), Campi Flegrei (NA) e ad Aversa (CE)
Colore: Giallo paglia e oro, perlage fine e persistente.
Profumi: Toni di pera e frutta esotica, agrumi e fiori di zagara.
Caratteristiche organolettiche:. Dall'impronta acida, secco e abbastanza morbido.
Temperatura di Servizio: 10°C
Piatti da abbinarsi: Mozzarella di bufala, alici fritte, risotto al taleggio.
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Falanghina De Stefano
€12,00Cantine Francesco De Stefano (Campania)
Il Falanghina è un vitigno a bacca bianca della Campania, dove la sua coltivazione si estende su un’area pari al 5% dell’intera superficie vitata della regione. Le zone a maggiore vocazione sono il Sannio Beneventano, i Campi Flegrei e la zona di Caserta. Il vitigno Falanghina deriva probabilmente da antichi ceppi greco-balcanici e sembra dovere il suo nome al suo portamento espanso, per cui tradizionalmente veniva legata a pali di sostegno detti “falange“, da cui Falanghina, ossia “vite sorretta da pali”. Il vitigno Falanghina era quasi stato abbandonato durante i secoli poi, essendo uno dei vitigni non attaccati dalla fillossera, è stato rivalutato e spesso viene allevato su piede franco.
Gradazione Alcolica: 13% vol.
Varietà delle uve: 100% Falanghina
Zona di produzione: Comprensorio di Paternopoli, Taurasi e Tufo (AV)
Colore: Giallo Paglierino
Profumi: Carica aromatica di melone e pera, molto floreale al naso
Caratteristiche organolettiche: Caratteristiche floreali e note fruttale di mela, pera e melone.
Temperatura di Servizio: 10°C
Piatti da abbinarsi: Frutti di mare, crostacei, pialli di pesce.
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Fiano Paestum Raustiello
€16,00Cantine Marino (Campania)
Il Fiano è un vitigno a bacca bianca considerato tra i migliori in Italia. Viene coltivato prevalentemente in Campania, nella provincia di Avellino ma si è diffuso anche in Puglia e, recentemente, in Sicilia. Il nome Fiano sembra che derivi dal nome di una popolazione Ligure delle Alpi Apuane sopraffatta dai Romani e, migrate, nel secondo secolo a.C. in Campania. In questo esodo sembra abbiano portato con sè la vite Apuana, poi divenuta Apiano, poi Afiano e infine Fiano. Il vitigno Fiano è fin dall’800 documentato non solo in Irpinia ma anche nella provincia di Caserta, in Puglia e in Basilicata. Precedentemente era sicuramente diffuso anche nel resto della Campania. Sembra che l’introduzione del Fiano in Puglia sia dovuta a Carlo II d’Angiò che, intorno alla fine del 1200, fece importare da Cava de’Tirreni 16.000 piante di Fiano verso Manfredonia.
Gradazione Alcolica: 12,5% vol.
Varietà delle uve: 100% Fiano
Zona di produzione: Agropoli (SA)
Colore: brillante, colore paglierino con riflessi verdognoli tipici, limpidissimo.
Profumi: intenso ed elegante, fortemente tipico caratteristico di mandorla amara.
Caratteristiche organolettiche: pieno, equilibrato, intenso, caratteristico, di grande corpo, conferma appieno le sensazioni olfattive.
Temperatura di Servizio: 12-14°C
Piatti da abbinarsi: Antipasti: Minestre, frutti di mare, formaggi freschi, mozzarella di bufala. Primi piatti: Piatti a base di legumi, frutti di mare e sughi di pesce. Secondi piatti: Carni bianche, crostacei, salmone, tonno
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Greco di Tufo Campania
€16,00Cantine Torre Varano (Campania)
Antico vitigno introdotto dai greci lungo le coste tirreniche, il cui nome deriva dalla caratteristica forma dei grappoli, i cui acini sono raggruppati a coppia, da cui deriva il nome Aminea Gemina.
Il terreno ricco di minerali, tipico della zona di coltivazione del greco, risulta particolarmente adatto a questo vitigno e ciò conferisce al vino la sua caratteristica sapidità.
Gradazione Alcolica: 13% vol.
Varietà delle uve: Greco di Tufo
Zona di produzione: Area di produzione DOCG Taburno (BN)
Colore: Giallo paglierino
Caratteristiche organolettiche: Fruttato. Al gusto morbido con elevata persistenza aromatica.
Affinamento: Acciaio
Temperatura di Servizio: 10°C
Piatti da abbinarsi: Si accompagna con antipasti di pesce, crostacei, carni bianche, formaggi dolci.
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Greco di Tufo Oplita
€30,00Cantine Altavigna (Campania)
Antico vitigno introdotto dai greci lungo le coste tirreniche, il cui nome deriva dalla caratteristica forma dei grappoli, i cui acini sono raggruppati a coppia, da cui deriva il nome Aminea Gemina.
Il terreno ricco di minerali, tipico della zona di coltivazione del greco, risulta particolarmente adatto a questo vitigno e ciò conferisce al vino la sua caratteristica sapidità.
Gradazione Alcolica: 14% vol.
Varietà delle uve: Greco di Tufo
Zona di produzione: Santa Paolina/ Tufo (AV)
Colore: Giallo paglierino con riflessi dorati
Profumi: Sentori fruttati, note odorose di pompelmo, timo e pietra focaia.
Caratteristiche organolettiche: Retrogusto fine e persistente. Decisa la nota minerale.
Affinamento: Acciaio
Temperatura di Servizio: 10°-12°C
Piatti da abbinarsi: Antipasti, pietanze di pesce e crostacei, frutti di mare e zuppe, legumi e formaggi
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Palagrello Bianco
€30,00Azienda Agricola La Masserie (Campania)
Il vitigno Pallagrello bianco è uno degli autoctoni che si sta rendendo protagonista della rinascita enologica della Campania. Il vitigno è originario dell’area di Caserta e ne esiste anche una varietà a bacca nera. Ha grappoli piccoli e acini perfettamente sferici, da cui il nome Pallagrello, cioè piccola palla, in dialetto locale “U Pallarel”. Il nome potrebbe anche provenire dal pagliarello, il graticcio di paglia dove l’uva veniva tradizionalmente posta ad appassire. La sua provenienza risale presumibilmente alla colonizzazione Greca, la cui tradizione fu poi proseguita dai Romani (nell’antica Roma, l’uva era conosciuta con il nome di “Pilleolata”). Il vitigno Pallagrello bianco è stato considerato a lungo come sinonimo della “Coda di volpe bianca”, perché entrambi i vitigni hanno un grappolo che ricorda nella forma la coda della volpe.
In realtà fin dall’800 alcuni studiosi avevano compreso che si trattava di due varietà distinte. Poco produttivo, molto delicato, il vitigno Pallagrello bianco è presente, in modo diffuso, nella sola provincia di Caserta e prevalentemente nei Comuni dell’area viticola Caiatino-Matesino, nella quale il vitigno è raccomandato e dove dà origine a produzioni enologiche di spiccata tipicità e crescente interesse. Il Pallagrello bianco ha un grappolo cilindrico e alato, abbastanza piccolo. L’acino è piccolo, di forma rotonda e di colore giallo-verde. Le uve arrivano a maturazione tra la seconda e la terza decade di settembre, con buona resistenza alla botrytis se non viene troppo ritardata la raccolta.
Gradazione Alcolica: 13,5% vol.
Varietà delle uve: Palagrello Bianco 100%
Zona di produzione: Bellona (CE)
Colore: Giallo paglierino
Profumi: A naso è possibile percepire originalissimi sentori di melone, mandorla, fiori di ginestra e menta.
Caratteristiche organolettiche: In bocca presenta una eccellente sapidità, ottime sono la persistenza e la rispondenza gusto-olfattiva.
Temperatura di Servizio: 12°C
Piatti da abbinarsi: Ottimo in abbinamento al pesce azzurro, si sposa perfettamente anche con carni bianche e formaggi caprini freschi.
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Vino Rosso
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Aglianico De Stefano
€12,00Cantine Francesco De Stefano (Campania)
L’Aglianico è il vino rosso più importante e pregiato del Sud Italia, tanto che molti pensano che sia uno dei discendenti di un vino leggendario come il Falerno. È un vitigno antico, probabilmente originario della Grecia e introdotto in Italia intorno al VII-VI secolo a.C. Una delle tante testimonianze della sua lunga storia è il ritrovamento dei resti di un torchio romano nella zona di Rionero in Vulture, provincia di Potenza. Non ci sono certezze sulle origini del nome, che potrebbero risalire all'antica città di Elea (Eleanico), sulla costa tirrenica della Campania, o essere più semplicemente una storpiatura della parola Ellenico. Secondo altri, il nome originario non deriva da Elleanico o Ellenico che poi divenne Aglianico durante la dominazione aragonese nel corso del XV secolo, a causa della doppia l pronunciata gli nell'uso fonetico spagnolo, ma dal suffisso "anicus" che in latino sta a indicare appartenenza a qualcosa e dal termine "llano" che in spagnolo significa pianura, sicché aglianico non è altro che il vino della pianura, all'epoca romana vino di non qualità e quindi definito latino.
Gradazione Alcolica: 12,5% vol.
Varietà delle uve: 100% Aglianico
Zona di produzione: Comprensorio di Paternopoli, Taurasi e Tufo (AV)
Colore: Granato intenso
Profumi: è speziato con note di amarena e frutti rossi.
Caratteristiche organolettiche: è strutturato, morbido, con tannini evidenti ma di buona finezza
Temperatura di Servizio: 18-19°C
Piatti da abbinarsi: Accompagna Piatti Ricchi, in Particolare Carni Bianche e Rosse, Cacciagione e Formaggi Stagionati.
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Chianti DOCG Biologico La Pieve - 2018
€22,00Tenuta Moriniello (Toscana)
Il nome Chianti deriva dall'omonima zona geografica toscana e non ha un etimo chiaro, ma da molti studiosi è stato ricondotto a un'origine etrusca. Si pensa che possa derivare da un nome personale etrusco clante o clanti. Altri studiosi pensano a un idronimo etrusco. Molte dispute si sono accese per stabilire a quando risalgano le prime produzioni di Chianti. Lamberto Paronetto, in un suo libro, ne menziona l'uso in un atto di donazione del 790 appartenente alla Badia di San Bartolomeo a Ripoli. Dall'atto di donazione si passa, con un salto di molti secoli, ai documenti dell'archivio Datini (1383-1410) di Prato, dove viene anche usato, per la prima volta, il termine "Chianti" per designare un tipo speciale di vino. Comunque, una fra le remote e sicure citazioni della parola "Chianti", riferita al vino, sembra quella apparsa nella sacra rappresentazione di S. Antonio sulla fine del Quattrocento o dei primi anni del Cinquecento. Tuttavia, nonostante le rare apparizioni quattrocentesche e cinquecentesche della parola, la denominazione corrente di questo vino resterà ancora per parecchio tempo riferita al nome di "vermiglio" o a quello di "vino di Firenze". Solo nel seicento, con l'intensificarsi dello smercio e delle esportazioni, il nome della regione verrà universalmente riconosciuto anche per il celebre prodotto di questa territorio.
Gradazione Alcolica: 14% vol.
Varietà delle uve: Sangiovese e Canaiolo
Zona di produzione: Montaione (FI)
Colore: Rosso Rubino Intenso
Profumi: Si mostra diretto, con frutti ben riconoscibili, ciliegia e mora, dalle note di sottobosco appena accennate.
Caratteristiche organolettiche: Rivela un corpo succoso, calibrato, vivo, di beva invitante, con finale piacevolmente netto.
Temperatura di Servizio: Ambiente
Piatti da abbinarsi: Perfetto abbinato ai primi piatti, carni rosse e bianche, formaggi di media stagionatura
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Gragnano Otto Uve DOC - 2022
€30,00Cantine Salvatore Martusciello (Campania)
Il Gragnano della Penisola Sorrentina doc è per antonomasia il vino rosso della città di Napoli ed è considerato il miglior abbinamento con la verace pizza napoletana. Citato in racconti, poesie e commedie di cui la più famosa è senz’altro ‘Miseria e Nobiltà’ di Eduardo Scarpetta nella quale Totò – in veste di moderno sommellier – ne decanta le caratteristiche e termina con la celebre frase ‘se non è Gragnano, desisti’. Nella Penisola Sorrentina si produce, in aree molto limitate e in condizioni di viticoltura estrema, un vino frizzante di eccellente qualità e grande tradizione: il Gragnano, “un piccolo vino, ma insuperabile” così lo definiva Mario Saldati. Ottenuto dall'unificazione di differenti tipologie di uve, quali l’Olivella, lo Sciascinoso, il Per’e Palummo (Piedirosso), l’Aglianico e altre varietà coltivate all’interno dei comuni della Penisola Sorrentina, il Gragnano prende il nome da uno di questi ultimi.
Gradazione Alcolica: 11,50% vol.
Varietà delle uve: 60%: Piedirosso, Sciascinoso, Aglianico - 40%: Suppezza, Castagnara, Olivella
Zona di produzione: Penisola Sorrentina - Comune di Gragnano (NA)
Colore: Rubino intenso con la spuma dai riflessi violacei
Profumi: Sentori di viola, fragola, rosa e lampone
Caratteristiche organolettiche: Al gusto è fresco con una piacevole morbidezza e presistenza.
Temperatura di Servizio: 10-12°C
Piatti da abbinarsi: Si sposa molto bene con gli arrosti di carne, si accompagna alle noci e la frutta secca; inoltre, nella tradizione culinaria napoletana, è l’accostamento ideale alla pizza.
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Morellino di Scansano HEBA DOCG Biologico
€20,00Cantine Fattoria di Magliano (Toscana)
Secondo la tradizione, il vino “Morellino” prende il suo nome dai cavalli morelli, animali robusti e dal manto scuro (dal colore simile alla mora) che, a partire dal Medioevo, venivano utilizzati per trainare le carrozze dei nobili e dei funzionari nell’area di Scansano. Ma la storia della viticoltura in Maremma, zona in cui viene prodotto il Morellino, ha radici molto più antiche. Già nel V secolo a.C. gli Etruschi coltivavano la vite per produrre vino. La viticoltura è stata poi proseguita dai Romani, e nel Medioevo alcuni documenti fanno riferimento alla zona come terra di vino di “eccelsa qualità”. Le prime notizie dettagliate riguardo la produzione vengono invece fatte risalire ad una lettera del 1813, in cui è riportato che nella zona di Scansano la produzione annua di vino fu pari a 5.450 ettolitri perlopiù di qualità superiore.
Gradazione Alcolica: 13% vol.
Varietà delle uve: Sangiovese Morellino 95%,. Syrah 5%
Zona di produzione: Scansano (GR)
Colore: Rosso rubino Brillante
Profumi: Suadente e fragrante di frutti a bacca rossa
Caratteristiche organolettiche: Al gusto è fresco e vinoso con attraente frutto dolce e piacevole personalità
Affinamento: 6 mesi in vasi di cemento non vetrificati, 6 mesi in bottiglia.
Temperatura di Servizio: 18°
Piatti da abbinarsi: Vino da aperitivo o "tutto pasto", carni bianche e rosse, selvaggina, pasta e formaggi.
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Negroamaro Arunte
€14.00Cantine Cantolio (Puglia)
Il Negroamaro è conosciuto anche come Negro Amaro o Niuru Maru, Nicra Amaro o Nero Leccese e ha scelto come sua isola felice il Salento, dove è il protagonista assoluto dei rosati salentini e di rossi di grande fascino. A differenza del Primitivo, le uve di Negroamaro hanno una quantità maggiore di zuccheri, e questo, durante la fermentazione alcolica, rende i vini corposi ma allo stesso tempo morbidi, e questa caratteristica lo rende uno dei vini rossi pugliesi più venduti nel mondo.
Gradazione Alcolica: 13,50% vol.
Varietà delle uve: Negroamaro 100%.
Zona di produzione: Comprensorio delle province di Taranto e Brindisi.
Periodo di vendemmia: Terza decade di settembre.
Colore: Vivace rubino.
Caratteristiche organolettiche: Al naso esprime sentori fruttati e delicate note floreali. Ben equilibrato al gusto, nel finale persiste con un buon ritorno di toni fruttati.
Affinamento: Acciaio e bottiglia.
Temperatura di Servizio:
Piatti da abbinarsi: Stracci al ragù di manzo alla pignata; spezzatino con patate; arrosticini di agnello; canestrato pugliese.
I Premi: Merano wine Festival 2014: 89 punti - Luca Maroni 2014: 89 Punti
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Piedirosso Paestum
€30,00Cantine Marino (Campania)
Il Piedirosso è un vitigno a bacca nera, autoctono della Campania, le cui origini sono molto antiche. È anche conosciuto con il suo nome dialettale, Per’ e palummo, che si riferisce ai pedicelli dei chicchi, colorati di rosso come quelli di una zampa di colombo. Per molti anni Piede di Colombo fu il nome ufficiale del vitigno, che muterà in Piedirosso solo ai primi del ‘900. Il Piedirosso viene anche identificato con un vitigno locale noto come Palombina Nera, e all’uva Colombina, le cui descrizioni risalgono al Naturalis Historia di Plinio il Vecchio. Tra l’800 ed il ‘900 il Piedirosso si è diffuso in tutto il Napoletano, nell’Avellinese e nella zona del Vesuvio e del Monte Somma.
Gradazione Alcolica: 13% vol.
Varietà delle uve: Piedirosso 100%.
Zona di produzione: Agropoli (SA).
Periodo di vendemmia: prima metà di ottobre.
Colore: colore rosso rubino più o meno carico con sfumature granate. Mantiene un’unghia di lievi riflessi aranciati con l’invecchiamento.
Profumi: profumo intenso, vinoso, elegante con buona percezione di fruttato. Complesso, finissimo, piacevolmente aromatico
Caratteristiche organolettiche: vellutato, ricco, intenso, persistente, armo- nioso. Caldo, di grande struttura, appena tannico. Sapore ampio e ben articolato nel quale affiora ricca e piacevole una piena nota aromatica caratteristica. Corpo vellutato modellato da passaggio in rovere.
Temperatura di Servizio: 20°
Piatti da abbinarsi: in gastronomia è indica to con pasta ripiena, formaggi a pasta dura, grigliate di carne in particolare capretto alla brace e da scoprire in abbinamento al pesce lievemente grasso, insaporito.
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Primitivo di Manduria Mandonion DOP
€15,00Cantina Cantolio (Puglia)
La denominazione è un omaggio alla grande tradizione dei cavalli da combattimento della civiltà messapica, da cui il nome Manduria.
Gradazione Alcolica: 15% vol.
Varietà delle uve: Primitivo di Manduria 100%.
Zona di produzione: Manduria (TA), fascia costiera del Mar Jonio e zone limitrofe al comprensorio rientrante nella zona D.O.C.
Colore: Rubino intenso
Caratteristiche organolettiche: Al naso profumi netti di ribes nero, lampone, cannella e vaniglia. Al gusto è compatto, con morbidi tannini e la nota calorica in equilibrio con l’acidità.
Affinamento: Acciaio e barrique.
Temperatura di Servizio:
Piatti da abbinarsi: Pasta e fagioli; lasagne al forno; salsicce con fagioli; agnello; coscia di maiale in crosta; formaggi tipici locali semistagionali.
I Premi:
Selezione del Sindaco 2014: Medaglia d’oro
Berliner Wein Trophy 2014: Medaglia d’oro
Asia wein Trophy 2014: Medaglia doro
Vinitaly 2014: Gran Menzione
Luca Maroni 2014 :87 Punti
Luca Maroni 2015: 88 Punti
Berliner Wein Trophy 2015: Medaglia d’oro
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Primitivo di Manduria Abeterno DOCG - 2017
€25,00Cantina Cantolio (Puglia)
“Ab aeterno” è una locuzione latina dal significato letterale di “Dall’eternità” e quindi “Da tempo immemorabile”, Non poteva essere più appropriato il legame tra questo vino e la terra della Messapia, le sue mura ciclopiche, l’insediamento archeologico e le tracce antichissime presenti anche all’interno della stessa vinicola Cantolio, produttrice di questo Primitivo di Manduria Dolce Naturale.
Gradazione Alcolica: 14,00+3,5% vol.
Varietà delle uve: Primitivo di Manduria 100%.
Zona di produzione: Manduria (TA) e zone limitrofe al comprensorio rientrante nella D.O.C.
Colore: Rubino con riflessi violacei
Caratteristiche organolettiche: Al naso profumi intensi di violetta, frutti di bosco e ribes nero. Al gusto è morbido, fresco, con sensazioni mielate con una elegante tannicità. Nel finale esprime una buona ed avvolgente persistenza aromatica.
Affinamento: Acciaio.
Temperatura di Servizio:
Piatti da abbinarsi: Vino da meditazione, ottimo con pasticceria secca a base di mandorle.
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Costiolo - Sangue di Giuda Oltrepo Pavese DOC
€16,00Conte Vistarino Tenuta di Rocca de Giorgi (Lombardia)
Il suo nome è legato sia al colore rosso rubino con riflessi violacei, sia a una leggenda. Essa narra che Giuda, passato a peggior vita di quella triste condotta sulla terra, si fosse amaramente pentito dell'aver tradito Gesù. Gesù, in segno di perdono, lo avrebbe fatto resuscitare, in carne ed ossa, in Oltrepò, precisamente a Broni. Riconosciutolo, i cittadini del posto desideravano ucciderlo, per il ruolo negativo avuto nella passione di Cristo. Giuda si salvò grazie a un dono che fece ai viticoltori locali: compì un miracolo che risanò le loro viti dalla malattia che a quel tempo le aveva colpite. Per ringraziarlo, i viticoltori gli dedicarono il nome di questo alcolico.
Gradazione Alcolica: 7% vol.
Varietà delle uve: Croatina, Barbera, Uva rara
Zona di produzione: Pietra de' Giorgi (PV)
Colore: Rosso Rubino Vivo
Caratteristiche organolettiche: Profumo ricco, delicatamente aromatico, dall’approccio immediato, con tipico sentore di viola e fragoline. Gusto amabile, elegante, morbido con perfetto equilibrio tra acidità e naturale dolcezza. Questo vino frizzante si poresernta con 7 gradi di alcol e un residuo zuccherino di 100 gr/lt. Quindi è da considerarsi un vino dolce.
Temperatura di Servizio: 12-14°C
Piatti da abbinarsi: Adatto ad accompagnare piatti piccanti, salumi speziati, dolci al cioccolato amaro e insalate di frutti rossi.
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Bollicine
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Falanghina Vino Spumante Extra Dry
€15,00Cantine Fontana Taglia (Campania)
Alcuni scritti di epoca romana riportano dei vini con effervescenza naturale, ma con molta probabilità i romani bevevano il mosto che ancora doveva diventare vino; in effetti per poter mettere in pratica la tecnica di spumantizzazione vi è bisogno di un contenitore a tenuta stagna, come la bottiglia, che permetta di mantenere una sovrappressione di 6 atmosfere a 20 °C. Tracce storiche di nascita del vino spumante si trovano nel XVII secolo in Italia e in Francia. Il primo spumante italiano nacque nel 1865 frutto del lavoro sinergico tra i fratelli Gancia e il conte Augusto di Vistarino. I primi esempi d'oltralpe, invece, si attribuiscono a Dom Pierre Pérignon, dal quale ha preso il nome una famosa varietà di champagne; tale attribuzione, seppur popolare, è poco documentata. Nei vini spumanti naturali l'anidride carbonica si forma per rifermentazione del vino. Si possono utilizzare due differenti metodi: il metodo classico/tradizionale o metodo della rifermentazione in bottiglia; il metodo Martinotti o metodo Charmat, conosciuto anche con il nome del processo produttivo "metodo della rifermentazione in autoclave" detto anche metodo Italiano.
Gradazione Alcolica: 12% vol.
Varietà delle uve: 100% Falanghina
Zona di produzione: Serino (AV)
Colore: Giallo brillante
Caratteristiche organolettiche: Vino dal sapore fresco
Temperatura di Servizio: 2-13°C
Piatti da abbinarsi: zuppe e grigliate di pesce, formaggi erborinati e semi stagionati carni bianche
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Prosecco DOC Extra Dry Barboza
€20,00Azienda Agricola Luigi Benotto (Veneto)
Prosecco designa il vino a base di glera, di colore bianco nelle tipologie tranquillo, frizzante, spumante, o rosato nella tipologia spumante, prodotto in parte del Veneto e in Friuli Venezia Giulia. Divenuto noto negli anni novanta del Novecento come Prosecco IGT, poi DOC nel 2009. Alcune storiche denominazioni di questo vino hanno assunto il marchio DOCG (Montello e Colli Asolani prosecco, Prosecco di Conegliano-Valdobbiadene). È il vino italiano più esportato all'estero. Nel 2014 ha superato lo Champagne per numero di bottiglie vendute nel mondo. Dal 2019 le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene sono inserite nell'elenco dei Patrimoni dell'umanità dell'UNESCO.
In antichità veniva decantato il vino pucino, celebrato da Plinio nella sua Naturalis historia e prediletto per le sue doti medicinali da Livia, moglie dell'imperatore Augusto. Ai primi del Cinquecento a Trieste, per dare maggiore visibilità al principale prodotto locale, la ribolla, si dichiarò che questa fosse la naturale erede proprio del pucino, che la città di Trieste inviava annualmente nella quantità di cento orne alla casa d'Asburgo, a partire dall'atto di dedizione del 1382. Ciò derivò dalla necessità di distinguere la ribolla triestina dagli altri vini dallo stesso nome, prodotti nel Goriziano e a costi inferiori in Istria. Venne quindi definita una precisa caratterizzazione geografica, suggerita dall'identificazione del luogo di produzione dell'antichità, il castellum nobile vino Pucinum con il Castello di Prosecco, nei pressi della località di Prosecco.
Gradazione Alcolica: 11% vol.
Varietà delle uve: Glera 85% - 100%
Zona di produzione: Valdobbiadene (TV)
Colore: Giallo paglierino brillante
Profumi: Ha un profumo che evoca spiccatamente la frutta e i fiori.
Caratteristiche organolettiche: Si presenta fresco e leggero, ha sapore armonico, lievemente amabile. Ha un fine perlage.
Temperatura di Servizio: 10°C
Piatti da abbinarsi: Eccellente aperitivo, indicato anche da tutto pasto, con piatti a base di pesce o crostacei, e con gli antipasti.
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